Compiti Istituzionali SPSAL


Il SPSAL svolge:


  1. la "missione", mediante azioni coordinate con i distretti e con i dipartimenti aziendali, prevedendo il coinvolgimento di operatori di diverse discipline, di promuovere azioni rivolte alla individuazione ed alla rimozione delle cause di nocivita' e di malattia di origine ambientale ed umana, di agire per garantire la tutela dello stato di benessere e di salute della popolazione lavorativa e di dare una risposta unitaria ed efficace alla domanda, anche inespressa, di salute della popolazione lavorativa, articolando la propria attivita' nelle seguenti aree funzionali, in relazione alle peculiarita' territoriali ed all'organizzazione aziendale:
    • conoscenza epidemiologica dei bisogni e della salute della popolazione lavorativa;
    • igiene industriale e medicina del lavoro;
    • promozione della salute attraverso azioni informative/formative mirate a prevenire gli stati morbosi e gli infortuni lavorativi anche attraverso il miglioramento degli stili di vita e della qualita' della vita;
    • verifiche tecnico-impiantistiche;
  2. la "funzione" di perseguire la tutela della salute, intesa quale strategia complementare alla promozione della salute nei luoghi di lavoro, divenendo parte attiva del "sistema di promozione della salute e sicurezza" definito, dall'art. 2, comma 1, lettera p), del D. Lgs. n. 81/2008, quale "complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori". Promozione e tutela della salute che connotano la c.d. "responsabilita' sociale dell'impresa" (RSI), in concomitanza con la sempre piu' rimarcata necessita' di definire l' "etica di impresa".

Le "fonti" istituzionali di pianificazione e programmazione dell'attivita' del SPSAL, sono rappresentate da:


  1. Piano Sanitario Nazionale (PSN): e' il principale strumento di programmazione sanitaria mediante il quale, in un dato arco temporale, vengono definiti gli obiettivi da raggiungere attraverso l'individuazione di azioni e strategie strumentali alla realizzazione delle prestazioni istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale: rappresenta lo strumento normativo attraverso il quale sono programmate le priorita' in materia di salute, la cui attuazione deriva da una serie di azioni concorrenti che devono essere prevalentemente compiute da Regioni e Aziende Sanitarie Locali, al fine di raggiungere un unico obiettivo, ossia quello di rendere una sanita' sempre piu' efficiente, coerentemente alla disponibilita' economica e finanziaria del paese. Tali priorita' sono definite dai 'LEA' (Livelli Essenziali di Assistenza) riportate, per il 2017, nel DPCM 12/01/2017 ("Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza di cui all'art. 1, comma 7, del D. Lgs.n. 502/1992") e rappresentate da:
    1. Prevenzione collettiva e sanita' pubblica;
    2. Assistenza distrettuale;
    3. Assistenza ospedaliera.
  2. Nell'ambito della "Prevenzione collettiva e sanita' pubblica", il SSN garantisce, attraverso il SPSAL, anche la "tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro".
    DPCM 12/01/2017:"Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza di cui all'art. 1, comma 7, del D. Lgs.n. 502/1992"

    Sorveglianza, prevenzione e tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
    Programmi/attivita'Componenti del programmaPrestazioni
    Sorveglianza epidemiologica dei rischi e dei danni correlati al lavoro. Utilizzo dei sistemi informativi e di sorveglianza per:
    • monitoraggio dei rischi per la salute e la sicurezza;
    • sorveglianza del fenomeno infortunistico e delle malattie professionali;
    • programmazione e valutazione degli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro.
    Comunicazione e diffusione delle informazioni agli interlocutori istituzionali e ai soggetti sociali al fine di promuovere la partecipazione e la pianificazione condivisa delle azioni di prevenzione nei luoghi di lavoro.
    Report informativi alle istituzioni, ai cittadini ed alle parti sociali.
    Cooperazione del sistema sanitario con altre istituzioni e con le rappresentanze sindacali e datoriali, per la realizzazione di programmi intersettoriali. Promozione delle sinergie con i soggetti istituzionali, partenariato economico sociale e partenariato tecnico-scientifico, in seno al Coordinamento interregionale, in coerenza con le indicazioni nazionali, con l'obiettivo di indirizzare e programmare le attivita' di prevenzione e vigilanza. Interventi intersettoriali per la salute nei luoghi di lavoro.
    Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Attivita' di vigilanza e controllo anche attraverso la metodologia dell'audit;
    Indagini di igiene industriale;
    Inchieste per infortuni e malattie professionali;
    Valutazioni di tipo ergonomico/organizzativo.
    Attivita' di controllo.
    Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Attivita' di promozione e raccolta di soluzioni, bonifiche e buone prassi;
    Promozione dei sistemi di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi e di modelli di organizzazione e di gestione, compresa la responsabilita' sociale e di impresa;
    Attivita' di valorizzazione delle soluzioni, delle bonifiche e delle buone prassi individuate nei diversi comparti, al fine di implementarle nel territorio.
    Assistenza alle associazioni datoriali e sindacali per l'individuazione delle soluzioni ai fini di un loro riconoscimento quali buone prassi.
    Informazione e diffusione delle buone prassi alle associazioni datoriali e sindacali.
    Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani. Programmi di promozione degli stili di vita sani nei luoghi di lavoro con il coinvolgimento del sistema della prevenzione delle aziende.
    Programmi di ricerca attiva delle malattie professionali e lavoro correlate.
    Valutazione delle attivita' di sorveglianza sanitaria.
    Esame dei ricorsi avverso il parere dei medici competenti.
    Attivazione dei programmi per promuovere sani stili di vita.
    Report informativi alle istituzioni, ai cittadini ed alle parti sociali sull'andamento delle patologie lavoro correlate nel territorio.
    Attivita' di controllo sulla sorveglianza sanitaria svolta dai medici competenti
    Pareri sui ricorsi.
    Sorveglianza degli ex-esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche/fisiche con effetti a lungo termine. Coordinamento e valutazione delle attivita' di sorveglianza sanitaria degli ex esposti.
    Organizzazione di attivita' di counseling rivolta agli ex esposti artecipazione al percorso in capo al Centro Operativo Regionale (COR) per l'implementazione del Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM), del Registro Nazionale Tumori Naso Sinusali (ReNaTuNS) e delle neoplasie a bassa frazione eziologica.
    Attivita' di counseling.
    Attivita' di coordinamento e valutazione delle attivita' di sorveglianza sanitaria degli ex esposti.
    Attivita' di indagine per l'implementazione dei registri del COR.

  3. Piano Sanitario Regionale (PSR): la sua predisposizione e' di competenza della Giunta Regionale tenendo conto degli obiettivi individuati dal PSN: descrive le finalita' che ciascuna Regione deve raggiungere in materia sanitaria, individuando gli aspetti strategici degli interventi da porre in essere per la tutela della salute;
  4. Piano Regionale Prevenzione (PRP): e' lo strumento di riferimento per tutti gli interventi ed i programmi che le aziende sanitarie devono attivare e realizzare negli anni per tutelare e promuovere la saluti dei cittadini abruzzesi. Individua, in modo preciso, gli obiettivi da raggiungere ed i criteri e gli indicatori per misurare i risultati. Gli obiettivi centrali del Piano sono posti all'interno di 12 "programmi", ciascuno caratterizzato da diverse azioni.

Le azioni di competenza del SPSAL sono le seguenti:

Programma 1: "Misurare per agire"Azione n. 3: "Implementare un sistema informatizzato di registrazione dell'attivita' di vigilanza e controllo, formazione ed assistenza e dei flussi in entrata dei servizi di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (notifiche di cantieri, piani di lavoro, nuovi insediamenti produttivi, infortuni, malattie professionali) interoperabile con altri sistemi informatici";
Azione n. 4: "Implementare la notifica online delle relazioni annuali delle imprese che effettuano attivita' di bonifica, trasporto, stoccaggio e/o smaltimento di materiali contenenti amianto";
Azione n. 5: "Attivazione del registro dei tumori naso-sinusali (ReNaTuNS)";
Azione n. 6: "Attivazione del registro dei tumori a bassa frazione eziologica nella Regione".
Programma 7: "Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali"Azione n. 1: "Costituire il coordinamento regionale delle azioni di prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali ed i gruppi di coordinamento tecnico dei piani di prevenzione di comparto";
Azione n. 2:"Implementare sportelli di informazione/assistenza per il supporto alla valutazione;
Azione n. 3: "Promuovere la costituzione di una rete regionale dei RLS/RLST e dare supporto alla loro formazione attraverso accordi con le parti sociali e la bilateralita'";
Azione n. 4: "Adeguare la procedura regionale di vigilanza nel comparto delle costruzioni alle indicazioni del Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia, estendendo il controllo degli aspetti relativi alla salute dei lavoratori del comparto e agli indirizzi contenuti nei piani nazionali per l'emersione e la prevenzione delle patologie dell'apparato muscoloscheletrico e di prevenzione sui cancerogeni occupazionali e i tumori professionali";
Azione n. 5: "Migliorare le conoscenze e le competenze degli operatori di vigilanza delle ASL e degli altri Enti con funzioni di prevenzione e controllo nel comparto delle costruzioni sugli indirizzi e gli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia";
Azione n. 6: "Promuovere il miglioramento della valutazione dei rischi per la sicurezza nel settore delle costruzioni attraverso la formazione di attori del sistema di prevenzione aziendale";
Azione n. 7: "Promuovere il miglioramento della valutazione dei rischi per la salute nel settore delle costruzioni";
Azione n. 8: "Promuovere il miglioramento della sorveglianza sanitaria nel comparto delle costruzioni";
Azione n. 9: "Stipulare accordi di collaborazione con gli Enti Bilaterali dell'edilizia, le Parti Sociali, gli Ordini e Collegi Professionali, i Dipartimenti Universitari, anche al fine di produrre soluzioni di sicurezza";
Azione n. 10: "Garantire l'attivita' di vigilanza e controllo nel comparto delle costruzioni in applicazione della procedura regionale e secondo gli standard indicati nel Piano Nazionale di Prevenzione in edilizia";
Azione n. 11: "Adottare a livello regionale con atto formale e renderle disponibili sul web le procedure di vigilanza e controllo delle condizioni di salute e sicurezza nelle aziende agricole elaborate nell'ambito del Piano Nazionale di Prevenzione in agricoltura e silvicoltura, integrate con gli indirizzi contenuti nei Piani Nazionali di Emersione e Prevenzione delle malattie muscolo scheletriche e di prevenzione sui cancerogeni occupazionali e i tumori professionali";
Azione n. 12: "Migliorare le conoscenze e le competenze degli operatori di vigilanza delle ASL e della Bilateralita' sugli indirizzi e gli obiettivi del Piano Nazionale di Prevenzione in Agricoltura e Silvicoltura";
Azione n. 13: "Sostenere l'implementazione delle novita' normative e diffondere la conoscenza di documenti tecnici e guide all'acquisto di macchine e attrezzature in raccordo con la pariteticita' e le associazioni di categoria";
Azione n. 14: "Promuovere e supportare la formazione dei tecnici della bilateralita' in agricoltura, dei venditori e dei riparatori di macchine agricole";
Azione n. 15: "Supportare la formazione degli attori aziendali della prevenzione in agricoltura, in collaborazione con la pariteticita'";
Azione n. 16: "Garantire l'attivita' di vigilanza e controllo, applicando la procedura e gli indirizzi regionali, nelle aziende del comparto agricolo-forestale, in coerenza con i contenuti del relativo Piano Nazionale di Prevenzione";
Azione n. 17: "Garantire l'effettuazione di inchieste per infortuni gravi e mortali in agricoltura giunti a conoscenza del SPSAL alimentando il sistema di sorveglianza INFOR.MO";
Azione n. 18: "Promuovere il miglioramento della qualita' e dell'efficacia della sorveglianza sanitaria in agricoltura"; Azione n. 19: "Garantire l'effettuazione di inchieste per malattie professionali in agricoltura giunte a conoscenza dei servizi PSAL alimentando il sistema di sorveglianza MALPROF";
Azione 20: "Migliorare le conoscenze e le competenze degli operatori dei servizi di vigilanza delle ASL in materia di valutazione dei rischi occupazionali per la salute, con priorita' per i rischi da sovraccarico biomeccanico dell'apparato muscoloscheletrico, da esposizione a cancerogeni e da stress lavoro correlato";
Azione n. 21: "Promuovere il miglioramento delle conoscenze e la sensibilizzazione in materia di rischi e danni da sovraccarico biomeccanico dell'apparato muscoloscheletrico e da esposizione a cancerogeni attraverso iniziative di informazione e formazione rivolte ai medici dell'assistenza primaria e di quella ospedaliera delle ASL e ai medici di patronato";
Azione n. 22: "Analizzare l'andamento delle malattie professionali denunciate ed indennizzate dall'INAIL, e di quelle denunciate e segnalate ai SPSAL, nel complesso e con riferimento alle malattie muscoloscheletriche, ai tumori professionali e alle patologie da stress lavoro correlato, individuando i comparti lavorativi a maggioe incidenza";
Azione 23: "Analizzare secondo il modello MALPROF i casi di malattia lavoro-correlata da sovraccarico biomeccanico e di tumori professionali segnalati ai SPSAL,alimentando il Sistema di Sorveglianza Nazionale";
Azione n. 24: "Costituire presso il COR Abruzzo un archivio di dati di ex esposti ad amianto residenti in regione";
Azione n. 25: "Realizzare la presa in carico e la sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto secondo il protocollo adottato dal coordinamento interregionale PISLL";
Azione n. 26: "Promuovere e supportare l'informazione e la formazione degli attori della prevenzione nelle aziende pubbliche e private con esposizione ad agenti cancerogeni, in collaborazione con le parti sociali, anche ai fini del miglioramento della qualita' della valutazione dei rischi";
Azione n. 27: "Promuovere il miglioramento delle conoscenze e delle competenze degli attori della prevenzione aziendali (datori di lavoro, RLS, RSPP, medici competenti) e dei consulenti, in materia di valutazione e gestione dei rischi da stress lavoro correlato, con il coinvolgimento delle parti sociali";
Azione n. 28: "Effettuare interventi di audit sulle modalita' di attuazione dell'obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro correlato secondo le procedure individuate a livello nazionale"

La regolamentazione della tutela e della promozione della sicurezza/salute nei luoghi di lavoro nel nostro ordinamento giuridico, si basa sul contenuto dell'art. 32 della Costituzione, secondo il quale il "diritto alla salute" e' sia un "diritto dell'individuo", sia un "interesse della collettivita'" e si inserisce, pertanto, nei "diritti fondamentali" dell'individuo attraverso l'esplicito raccordo tra il bene salute e la piu' ampia promozione della salute umana sancita dall'art. 2 della Costituzione.
La tutela dell' integrita' psico-fisica del lavoratore assurge al rango di diritto fondamentale che non tollera alcun tipo di condizionamento, e si presenta come sovraordinato a tutti gli altri diritti previsti dalla Costituzione.
Questi principi sono stati oggetto di puntualizzazione da parte della Corte Costituzionale che con sentenza n. 399 del 1996 ha sottolineato con forza che "la salute e' un bene primario che assurge a diritto fondamentale della persona ed impone piena ed esaustiva tutela, tale da operare sia in ambito pubblicistico che nei rapporti di diritto privato...
La tutela della salute riguarda la generale e comune pretesa dell'individuo a condizioni (di vita, di ambiente e) di lavoro che non pongano a rischio questo suo bene essenziale".